Storia Abbigliamento

L'abbigliamento svela le tradizioni, la cultura, le credenze religiose di un popolo: è un'ottima finestra attraverso cui scorgere l'evoluzione della civiltà.

La cura verso i vestiti e gli accessori accompagna da sempre gli esseri umani che, da quando hanno compreso la necessità di coprirsi il corpo, hanno anche carpito la bellezza degli abiti.

Gli antichi egizi adoravano il lino, mentre i cinesi sono ancora celebri per le pregiate sete.
Nell'antica Roma gli abiti erano sinonimo di prestigio sociale e le donne più in vista della società dettavano gusti e tendenze.

Per comprendere l'importanza degli abiti presso i Romani basti pensare alle tuniche femminili racchiuse da preziose fibbie le quali, a intervalli regolari, tornano di gran moda in virtù della naturale eleganza e dell'estrema praticità.

Le crociate hanno portato significhe trasformazioni storiche e tra esse figura l'arrivo della seta in territorio italiano, grazie al felice scambio culturale con i popoli arabi.

Seta lavorata da maestri artigiani che ben presto impararono l'arte di allevare i bachi e ne conservarono i segreti attraverso le corporazioni dalle quali è nata l'alta sartoria italiana.

Il nostro paese divenne, infatti, un punto di riferimento per la moda internazionale e durante il Rinascimento l'eccezionale fioritura dell'arte portò con sé anche lo splendore della sartoria.

La rivoluzione industriale ha consentito la produzione di abiti su vasta scala e l'allargamento del pubblico interessato ai vestiti a costi accessibili, i quali vanno sempre più riducendosi con il trionfo del consumismo.

Gli abiti al giorno d'oggi sono alla portata di tutti, complici gli outlet, gli spacci e le grandi case d'abbigliamento internazionali capaci di coniugare ottimi tagli, buoni tessuti e prezzi consoni al vasto pubblico.